2009
Dec
21

Abilitare il comando “sudo” in Fedora

Un fatto risaputo è che “operare” in ambiente GNU/Linux come root non è la modalità più sicura. In questa piccola guida spiego come abilitare il comando sudo” in Fedora (disabilitato di default). Unico requisito di “sudo” è l’accesso al computer come amministratore.

Il comando “sudo” permette di lanciare i comandi da utente come se fosse amministratore

[user@localhost:~]$ su --login -c 'visudo'

Richiederà la password. Quella da inserire è la password di root. Verrà stampata a display la seguente schermata:

# sudoers file.
#
# This file MUST be edited with the 'visudo' command as root.
#
# See the sudoers man page for the details on how to write a sudoers file.
#
# Host alias specification
# User alias specification
# Cmnd alias specification
# Defaults specification
# Runas alias specification
# User privilege specification
root    ALL=(ALL) ALL
# Uncomment to allow people in group wheel to run all commands
# %wheel  ALL=(ALL)       ALL
# Same thing without a password
# %wheel  ALL=(ALL)       NOPASSWD: ALL
# Samples
# %users  ALL=/sbin/mount /cdrom,/sbin/umount /cdrom
# %users  localhost=/sbin/shutdown -h now

Sotto la riga “root ALL=(ALL) ALL” è possibile inserire l’utente al quale si vuole conferire il potere” amministrativo, così:

user    ALL=(ALL) ALL

Dove “user” sarà l’alias dell’utente.

Se VOGLIAMO che “sudo” richieda una password, basta modificare la riga “# %wheel ALL=(ALL) ALL” togliendo il commento “#” dall’inizio della riga stessa. (Nota: la password richiesta è quella dell’utente, non quella di root).

Se, al contrario, NON VOGLIAMO che “sudo” ci chieda la password basta modificare la riga “# %wheel ALL=(ALL) NOPASSWD: ALL” sempre togliendo il carattere “#” dall’inizio della riga.

A modifiche ultimate salva ed esci.

Opzioni:

Se vogliamo che “sudo” punti ad una directory specifica sarà necessario modificare la riga del “path” e farla puntare dove vogliamo. Di seguito un esempio.

"PATH=$PATH:/usr/sbin:/sbin:$HOME/bin"

Dovremmo aver finito la configurazione. Per controllarne l’esito usiamo “whoami“, un piccolo programmino installato di default su Fedora.

In un terminale digitiamo (da utente, non da superuser):

[user@localhost:~]$ sudo whoami

A seconda della configurazione del file “sudoers“, modificato prima, sarà richiesta o meno la password.

Se tutto funziona il programma dovrebbe restituire “root“.

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