2010
Mar
25

OpenVZ, un “server privato virtuale” open source

openvz.pngDopo due settimane di latitanza rieccoci a scrivere di software open source. Oggi parliamo di OpenVZ, un programma per la virtualizzazione in ambito server.

Da Wikipedia:

Un virtual private server (comunemente VPS) non è altro che un server collegato alla rete internet. Diversamente da un normale server, cioè una macchina che esiste realmente e che ha un costo di mantenimento abbastanza alto, un vps è un server condiviso con altri utenti. In altre parole, è un modo di dividere un server fisico in più computer indipendenti tra loro.

Una tecnologia che permette di avere un server suddiviso internamente in più ambienti virtuali indipendenti. Ovviamente i costi sono ripartiti su tutti gli utenti.

Ovviamente nonostante si possano prendere tutte le precauzioni per la sicurezza del server, rimane comunque impossibile evitare falle di sicurezza, quindi la scelta più sicura per un cliente particolarmente esigente sul piano della sicurezza resta sempre l’acquisto di una macchina dedicata.

OpenVZ è un comodissimo e semplicissimo programma rilasciato con licenza GNU GPL, (quindi open source) per la virtualizzazione degli ambienti sotto GNU/Linux. Come spiegato nelle note generali del sito ufficiale:

[…] un contenitore (ndr. “virtual server“) può essere riavviato indipendentemente, ed ha accesso “root”, user, indirizzi IP, memoria RAM, processi in esecuzione, file, applicazioni, librerie di sistema e file di configurazione

OpenVZ è il sistema alla base di Parallels Virtuozzo Containers, la soluzione commerciale offerta da Parallels.

Per provare il prodotto gli sviluppatori mettono a disposizione un live CD contenente una distribuzione GNU/Linux con OpenVZ installata di default. Di seguito uno screenshot.

openvz.jpg

Chiaramente come per tutti i programmi open source prolificano i tool per la semplificazione. Ovz-web-panel è un tool web adatto proprio ad amministrare OpenVZ.

ovz-web-panel.png

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