2010
Feb
23

Musica: “What Can I Do?”

brains.jpgContinua la carrellata di pezzi autoprodotti. Oggi vi propongo “What Can I Do?“, un pezzo originalmente prodotto dai BrainStorming nel 2004 incluso nel demo “4002 Omed“. La versione originale aveva dei suoni inascoltabili, in questa ho modificato il ritornello e tra l’altro manca la voce.

Forse in questi giorni riuscirò a trovare il pezzo originalmente inciso dai BrainStorming, in modo che possiate fare un confronto diretto. [Read more…]

2010
Feb
15

Musica: “qbsc.mp3”

thumb_tramonto.jpg Dopo aver integrato un piccolo lettore mp3, “1 bit audio player“, fra le pagine di questo blog, ho pensato che i contenuti da me (e pochi altri) creati, potranno essere direttamente fruibili e scaricabili.

Il primo della lista è l’ormai celebre “qbsc.mp3“, che dopo aver spopolato fra i cellulari dei conoscenti ora approda sul web. Il motivo del nome è facilmente comprensibile dopo l’ascolto.

Tengo a precisare che il breve file audio è stato realizzato solo con prodotti open source. Sistema operativo, DAW, drum machine e tool di mastering utilizzati sono software open source.

L’immagine iniziale proviene dal blog LittleButterfly che ringrazio.

A breve realizzerò una pagina in cui verranno elencati tutti i lavori.

Buon ascolto.

2010
Jan
11

Plugin VST nativi di Windows su GNU/Linux

L’articolo di oggi è un po’ lungo, mi scuso per il ritardo con cui lo pubblico, ma ci è voluto qualche giorno per organizzarlo completamente. Ringrazio tutti per l’attesa ed ora… bando alle ciance. [Read more…]

2009
Dec
28

LinuxDSP e Ardour

I plugin sono dei moduli aggiuntivi che “collaborando” con il programma principale ne estendono le funzionalità. L’esempio più utilizzato in ambito open è sicuramente Mozilla Firefox. Firefox è un browser web molto affidabile, molto sicuro (il più sicuro sulla piazza), che trae la sua forza anche dalla semplicità di installazione ed utilizzo dei plug-in di terze parti disponibili in gran parte sul sito ufficiale stesso. [Read more…]

2009
Dec
2

Produzione audio su pc datati, con dyne:bolic

Nell’articolo precedente abbiamo parlato di come organizzare una macchina GNU/Linux come internet point, con un browser in modalità “kiosk” e nient’altro. Per espletare queste poche funzioni il pc non deve avere un’hardware molto potente o avanzato, sono sufficienti un Pentium III, 64MB di ram e pochi GB di hard disc. Ma capita spesso che il pc che usiamo da cinque anni a questa parte si riveli poco più che lentissimo per la navigazione, la posta e OpenOffice.org. Per ovviare a questo problema abbiamo parlato anche di alcune distribuzioni GNU/Linux molto leggere, che possono dare nuova vita al pc datato. A volte però pur con scarsità di risorse, è necessario impostare un computer per la registrazione audio, e perché no, video. La distribuzione di cui parliamo oggi è “dyne:bolic“, e serve proprio agli artisti squattrinati, possessori di un pc datato. [Read more…]

2009
Nov
12

Musica con Fedora

Continuiamo con l’audio, i programmi più usati e quelli che reputo migliori in termini di prestazioni. Oggi parleremo dell’importanza di avere una latenza molto bassa, soprattutto in fase di registrazione. Nello specifico il kernel-rt (o kernel real time).

L’università di Stanford ha come progetto di ricerca il ccrma (pronunciato karma). E’ interessante poiché è l’università stessa a fornire dei repository per Fedora e CentOS con del software dedicato alla produzione audio. A seconda della versione di Fedora è rilasciato un set di pacchetti differente. Dal sito ufficiale sembra che lo sviluppo si sia fermato alle versioni 9 e 10 di Fedora e alla CentOS 5. In realtà nel repository esistono i pacchetti rpm compilati per Fedora 11. Vediamo come aggiungerli. [Read more…]

2009
Nov
10

Audio

Continuiamo con l’audio. Oggi ci occuperemo di quanto riguarda uno studio per l’home recording con linux. Esistono molti programmi commerciali atti allo scopo, ma pochi sanno che ne esistono molti altri open source con le stesse caratteristiche (o quasi) di quelli commerciali, con la differenza del prezzo e della libertà.

I principali software in materia di audio editing (DAW - Digital Audio Workstation) a livello commerciale sono svariati. Come esempio possiamo elencare: Cubase, Audition, Garage Band. Fra le alternative open source esistono: Adrour, Audacity, Qtractor uniti ad una variegata lista che se elencata qui potrebbe risultare poco più che inutile.

audacity_logo.jpg

Per iniziare a “costruire” la musica in casa, come prima cosa occorre prendere coscenza del tipo di hardware che andremo ad usare. Si può “fare musica” con qualsiasi computer, basta usare i programmi giusti. Per i computer datati, ad esempio consiglio spesso Audacity.

audacity_shoot.png

Audacity è un editor audio molto potente e molto leggero, disponibile per GNU/Linux, Microsoft e Mac. Supporta i plugin LADSPA, alcuni dei quali installati di default. Per chi usa GNU/Linux permette la registrazione direttamente da ALSA, oppure connesso a Jack (ne parleremo nei prossimi articoli) è possibile sincronizzarlo ad altre applicazioni.

Per chi ha esigenze più professionali, Ardour (di cui abbiamo già parlato nel post precedente) può rivelarsi molto interessante. Non è possibile connetterlo direttamente ad ALSA, bisogna passare “per forza” da Jack, il cui supporto è nativo. Anche i plugin LADSPA vengono supportati nativamente, per quanto riguarda i plugin VST il supporto è primitivo. Con i relativi driver può essere sincronizzato al mixer, ha una buona gestione del time stretch e del ripping e le tracce virtuali possono essere potenzialmente infinite (questo dipende soprattutto dall’hardware).

ardour_screenshot.png

Esistono anche progetti minori, tipo Traverso o Jokosher che però non riscuotono il successo derivante dagli anni di sviluppo di Audacity ed Ardour.

2009
Nov
9

Audio: Jack, Ardour e Hydrogen

In questo articolo ci occuperemo di audio con GNU/Linux. Il setup di una macchina GNU/Linux per l’audio è relativamente semplice, e i software di cui ci occupiamo oggi sono sostanzialmente tre: Jack Audio Connection Kit, Ardour ed Hydrogen.

Jack Audio Connection Kit:
jack_logo.png
Uno dei programmi più importanti atti all’audio editing, si occupa di sincronizzare le varie applicazioni a lui connesso per la registrazione simultanea. Non è una DAW (Digital Audio Workstation), è un programma il cui unico scopo è “collegare” gli altri programmi e sincronizzarli. L’utilizzo di Jack è molto complesso “a riga di comando“, per semplificarne l’uso è stata creata un’applicazione gui (qjackctl) molto semplice e chiara.

Ardour:
ardour_logo.png
È la vera e propria DAW per linux, sviluppato per GNU/Linux e Mac (esiste anche un porting per Microsoft non ufficiale) da quattro sviluppatori indipendenti. Supporta nativamente i plugin LADSPA e i VST. Non supporta i VST come virtual instrument.

Hydrogen:
hydrogen_logo.png
Una drum machine completa, installando il pacchetto “hydrogen-drumkits” (disponibile fra i download sul sito) vengono aggiunti molti suoni. L’ultima versione supporta anche il download diretto dei drumkit tramite comoda interfaccia grafica dal repository.

2009
Oct
21

Linux audio? Semplice.

Da non moltissimo mi sto addentrando nel mondo dell’audio editing.. con linux.

Inizialmente ho trovato non pochi scogli da affrontare, ma pare che il risultato sia perseguibile in modo più semplice rispetto al previsto.

Lo scopo di questo articolo non è spiegare ad un tecnico come settare uno studio professionale con linux, ma è dimostrare come sia semplice, anche con l’ausilio del nostro pc, registrare e registrarsi a livello amatoriale. Che poi sia possibile registrare e registrarsi anche a livello professionale è ugualmente vero, ma non è lo scopo di questo articolo.

Per prima cosa l’attrezzatura dipende dallo scopo che perseguiamo. Chiaramente più un pc è recente e maggiori sono le possibilità di ottenere un buon lavoro. Per una buona riuscita della registrazione suggerisco un amd64 o x86_64 con almeno 2 GB di ram (meglio 4 GB).

Chiarito cosa ci occorre a livello hardware ci serve una linux box. Non è necessario avere una distribuzione dedicata all’audio anche se in certi casi (soprattutto per i principianti) certi automatismi possono semplificare la vita, ma a discapito delle prestazioni del pc. Per i principianti indico UbuntuStudio e 64studio (entrambe basate su debian). Per gli utenti un po più esperti suggerisco Fedora. Ho provato anche CentOS (che è molto veloce) ma pare che usi un kernel che non supporti le patch più recenti. Ad ogni modo anche CentOS può aiutare.

Ricordo che per questo genere di scopi la macchina è soggetta ad un enorme “stress“. Meno cose deve fare meglio è. Quando il computer è attivo è meglio non avviare firefox, la posta elettronica, gli Instant Messanging, le utility e gli aggiornamenti di sistema, disinstallarli potrebbe essere una buona scelta. Avere il controllo del pc è la prima cosa e se il pc deve fare qualcosa è meglio che sia legato al lavoro di registrazione, altrimenti si potrebbe compromettere il progetto. Proprio per questo motivo sconsiglio la virtualizzazione per via delle risorse che è in grado di “mangiarsi” (anche se è possibile ottenere dei discreti risultati virtualizzando), ripiegherei, piuttosto, sul partizionare il disco. In una partizione mettiamo il sistema operativo che comprenderà il browser, il gestore della posta elettronica, i vari IM, i programmi per la virtualizzazione e quant’altro. Nell’altra andrà il sistema operativo che si occuperà della sola produzione audio.

Se proprio non possiamo / vogliamo fare a meno di virtualizzare, o se vogliamo solo provare le distribuzioni, riconsiglio VirtualBox della SUN, CentOS come sistema host e uno dei sistemi precedentemente citati come guest. Ovviamente sta a voi il giudizio di quale risponda meglio alle vostre esigenze.

Per tutti i sistemi operativi già elencati la scelta del software che consiglio è sempre la stessa:

  • jackd - il demone di Jack Audio Connection Kit. Si occuperà di gestire ingressi ed uscite da e alla scheda audio e i vari collegamenti audio fra le applicazioni che supportano il driver jack;
  • qjackctl - front end grafico molto intuitivo per connettere jack come vogliamo e a ciò che vogliamo. Si occupa di configurare il bitrate, il buffer, la frequenza di campionamento e una volta avviato jack permette cambi di collegamento fra le applicazioni.
  • ardour2 - una vera e propria DAW professionale. Chi ha già familiarità con ProTools o Cubase si troverà a casa sua. Per farlo funzionare è sufficiente avviarlo, creare un nuovo progetto (all’avvio) e configurare le connessioni di jack tramite il pannello di qjackctl in modo che dall’ingresso della scheda audio il segnale passi al canale stabilito di ardour e dall’uscita di ardour il segnale venga prelevato dall’uscita della scheda audio.
  • hydrogen e hydrogen-drumkits - una drum machine professionale, programma interamente sviluppato in Italia permette l’editing di pattern anche complessi, scaricando hydrogen-drumkits è possibile scegliere dei suoni non contenuti nel pacchetto principale ma campionati a parte. Il risultato è stupefacente. Hydrogen può essere eseguito corretamente anche senza jack utilizzando i driver alsa, ma se avviato insieme a jack è possibile configurare ardour in modo che registri su tracce separate l’entrata del microfono e il “play” di hydrogen, in questo modo si può suonare in presa diretta insieme alla drum machine senza sporcare le tracce.

Fra le mie impressioni devo contestare ad UbuntuStudio di non darmi la possibilità di registrare i pattern creati con hydrogen in ardour nativamente. Purtroppo dopo il terzo pattern hydrogen crasha e perde i dati.
Fin’ora ho testato fedora solo come sistema guest in una macchina virtuale, ma mi ritengo molto soddisfatto. Il kernel non era realtime e la macchina virtuale ha appesantito parecchio il sistema host. Tutto sommato la latenza a cui suonavo era di poco superiore ai 5 millisecondi e i messaggi ext di latenza erano nell’ordine di 3/4 in un minuto e mezzo. Ho intenzione di creare una bella partizione con fedora10 e vedere come funziona in modo nativo.

Nel caso qualcuno ne sapesse più di me sono disposto a scambiare pareri ed opinioni, sono aperto a qualsiasi punto di vista.

2009
Oct
19

Software e licenze

La differenza più importante fra software open source e software closed source (a differenza di molti che direbbero “il prezzo”) è il principio. Chi sviluppa software closed source lo fa legittimamente per il proprio guadagno. Il software closed source funziona a grandi linee così:

Closed source:

  • Io sviluppo il programma
  • tu acquisti la licenza d’uso che te ne permette appunto l’uso
  • tu puoi usare il MIO programma, ma solo per l’uso che ti impongo

Per quanto riguarda il software open source le cose sono molto differenti, non solo per il prezzo, ma anche e soprattutto per la filosofia. L’open source funziona grosso modo così:

Open source:

  • Io inizio a sviluppare il mio programma
  • chiunque abbia le capacità tecniche necessarie allo sviluppo è libero di darmi una mano contribuendo allo sviluppo da me iniziato
  • chiunque abbia bisogno di un programma che risponda alle funzioni espletate da quello che ho iniziato è libero di farne uso scaricandolo o comprando supporti magnetici sostenendo il solo costo del supporto o dell’eventuale stampa
  • chiunque usi il programma da me iniziato è libero di farne l’uso che preferisce, perché il programma non è solo mio, ma è il frutto di una conoscenza condivisa

In poche parole “open source” è sinonimo di “condivisione della conoscenza“, conoscenza globale, chiunque sia in grado di apportare un contributo è libero di farlo. Il prezzo del programma non esiste, io metto a disposizione le mie conoscenze tecniche gratuitamente. Il mio introito è l’assistenza tecnica o le donazioni da parte della comunità. Qualche esempio.

Fedora è un sistema operativo sviluppato da “Red Hat” basato su linux. Red Hat intraprende la strada dell’open source facendo assistenza tecnica alle aziende che desiderano usare il loro sistema operativo. Fedora è gratuito, l’assistenza specializzata Red Hat no. L’esistenza di Red Hat è legata principalmente ai contratti di assistenza stipulati con le aziende, i contributi personali dei singoli utenti hanno un’incisione molto bassa.

Ardour, al contrario, è un software open source per la produzione musicale. E’ sviluppato per essere compatibile con Linux e Mac, non esiste una versione Windows. Non è finanziato da nessuna grande azienda che potrebbe avere dei vantaggi, gli sviluppatori continuano a lavorare al progetto grazie alle donazioni spontanee degli utenti. Sul sito ufficiale è possibile avere un’idea della quota minima mensile a cui puntano gli sviluppatori (lo stipendio) e l’attuale ammontare delle donazioni.

La cosa positiva è che una volta che una software release è rilasciato con un certo tipo di licenza, non può essere rilasciato con altre. Se la versione 2.0 di Ardour è rilasciata sotto i termini della GPL (open source), nulla vieta agli sviluppatori di rilasciare la 3.0 sotto i termini della EULA (closed source), ma la 2.0 rimarrà sempre open.

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