2010
Feb
23

Musica: “What Can I Do?”

brains.jpgContinua la carrellata di pezzi autoprodotti. Oggi vi propongo “What Can I Do?“, un pezzo originalmente prodotto dai BrainStorming nel 2004 incluso nel demo “4002 Omed“. La versione originale aveva dei suoni inascoltabili, in questa ho modificato il ritornello e tra l’altro manca la voce.

Forse in questi giorni riuscirò a trovare il pezzo originalmente inciso dai BrainStorming, in modo che possiate fare un confronto diretto. [Read more…]

2010
Feb
15

Musica: “qbsc.mp3”

thumb_tramonto.jpg Dopo aver integrato un piccolo lettore mp3, “1 bit audio player“, fra le pagine di questo blog, ho pensato che i contenuti da me (e pochi altri) creati, potranno essere direttamente fruibili e scaricabili.

Il primo della lista è l’ormai celebre “qbsc.mp3“, che dopo aver spopolato fra i cellulari dei conoscenti ora approda sul web. Il motivo del nome è facilmente comprensibile dopo l’ascolto.

Tengo a precisare che il breve file audio è stato realizzato solo con prodotti open source. Sistema operativo, DAW, drum machine e tool di mastering utilizzati sono software open source.

L’immagine iniziale proviene dal blog LittleButterfly che ringrazio.

A breve realizzerò una pagina in cui verranno elencati tutti i lavori.

Buon ascolto.

2009
Nov
9

Audio: Jack, Ardour e Hydrogen

In questo articolo ci occuperemo di audio con GNU/Linux. Il setup di una macchina GNU/Linux per l’audio è relativamente semplice, e i software di cui ci occupiamo oggi sono sostanzialmente tre: Jack Audio Connection Kit, Ardour ed Hydrogen.

Jack Audio Connection Kit:
jack_logo.png
Uno dei programmi più importanti atti all’audio editing, si occupa di sincronizzare le varie applicazioni a lui connesso per la registrazione simultanea. Non è una DAW (Digital Audio Workstation), è un programma il cui unico scopo è “collegare” gli altri programmi e sincronizzarli. L’utilizzo di Jack è molto complesso “a riga di comando“, per semplificarne l’uso è stata creata un’applicazione gui (qjackctl) molto semplice e chiara.

Ardour:
ardour_logo.png
È la vera e propria DAW per linux, sviluppato per GNU/Linux e Mac (esiste anche un porting per Microsoft non ufficiale) da quattro sviluppatori indipendenti. Supporta nativamente i plugin LADSPA e i VST. Non supporta i VST come virtual instrument.

Hydrogen:
hydrogen_logo.png
Una drum machine completa, installando il pacchetto “hydrogen-drumkits” (disponibile fra i download sul sito) vengono aggiunti molti suoni. L’ultima versione supporta anche il download diretto dei drumkit tramite comoda interfaccia grafica dal repository.

2009
Oct
25

Hydrogen - drum machine

Come dice il titolo Hydrogen è una delle drum machine per linux. Oserei dire che sia LA drum machine per linux, per quanto le altre drum machine (mi viene in mente solo orDrumbox) scarseggiano in qualità.

L’ultima versione di Hydrogen porta con se notevoli miglioramenti, a cominciare dall’interfaccia grafica molto intuitiva sviluppata in Qt. Il pannello con i pulsanti di controllo è stato spostato nella parte superiore, il rack strumenti è posizionato bene in vista sulla destra. Sulla sinistra nel basso, invece c’è l’editor di pattern, mentre nella parte superiore l’editor della canzone. Ogni spazio dello schermo è stato ottimizzato a dovere. Inoltre in questa release candidate (9.0.4 uscita il 15 aprile) è stato integrato un downloader per i pattern, con la possibilità di cambiare l’url di destinazione con un repository (debitamente predisposto) a scelta. Di default scarica i pattern dal sito ufficiale (http://www.hydrogen-music.org/) con un’ampia scelta di suoni per le qualsiasi (o quasi) base.

Chiaramente come le altre versioni, anche la 9.0.4 integra il supporto nativo a Jack Audio Connection Kit (ed ai solidi driver ALSA), esporta le sessioni (è possibile anche registrarle “live” su ardour connettendolo a Jack) in formato .WAV, .AU ed .AIFF (e anche MIDI), supporta i pattern in formato FLAC, ed è possibile aggiungere potenzialmente infiniti pattern. Queste sono solo alcune delle caratteristiche che fanno di Hydrogen la vera drum machine open source per l’utente linux.

Fra le caratteristiche che vorrei integrate permettere l’uscita dei singoli suoni (pad) su più di due canali ed una maggiore scelta di pattern. Sarebbe utile creare una piattaforma in cui sono gli utenti a mandare i propri drumkit. Se fossero tutti in un unico repository (o in diversi repository in mirroring), sarebbe un importante un punto di riferimento per avere i suoni migliori senza doverli cercare a lungo.

2009
Oct
21

Linux audio? Semplice.

Da non moltissimo mi sto addentrando nel mondo dell’audio editing.. con linux.

Inizialmente ho trovato non pochi scogli da affrontare, ma pare che il risultato sia perseguibile in modo più semplice rispetto al previsto.

Lo scopo di questo articolo non è spiegare ad un tecnico come settare uno studio professionale con linux, ma è dimostrare come sia semplice, anche con l’ausilio del nostro pc, registrare e registrarsi a livello amatoriale. Che poi sia possibile registrare e registrarsi anche a livello professionale è ugualmente vero, ma non è lo scopo di questo articolo.

Per prima cosa l’attrezzatura dipende dallo scopo che perseguiamo. Chiaramente più un pc è recente e maggiori sono le possibilità di ottenere un buon lavoro. Per una buona riuscita della registrazione suggerisco un amd64 o x86_64 con almeno 2 GB di ram (meglio 4 GB).

Chiarito cosa ci occorre a livello hardware ci serve una linux box. Non è necessario avere una distribuzione dedicata all’audio anche se in certi casi (soprattutto per i principianti) certi automatismi possono semplificare la vita, ma a discapito delle prestazioni del pc. Per i principianti indico UbuntuStudio e 64studio (entrambe basate su debian). Per gli utenti un po più esperti suggerisco Fedora. Ho provato anche CentOS (che è molto veloce) ma pare che usi un kernel che non supporti le patch più recenti. Ad ogni modo anche CentOS può aiutare.

Ricordo che per questo genere di scopi la macchina è soggetta ad un enorme “stress“. Meno cose deve fare meglio è. Quando il computer è attivo è meglio non avviare firefox, la posta elettronica, gli Instant Messanging, le utility e gli aggiornamenti di sistema, disinstallarli potrebbe essere una buona scelta. Avere il controllo del pc è la prima cosa e se il pc deve fare qualcosa è meglio che sia legato al lavoro di registrazione, altrimenti si potrebbe compromettere il progetto. Proprio per questo motivo sconsiglio la virtualizzazione per via delle risorse che è in grado di “mangiarsi” (anche se è possibile ottenere dei discreti risultati virtualizzando), ripiegherei, piuttosto, sul partizionare il disco. In una partizione mettiamo il sistema operativo che comprenderà il browser, il gestore della posta elettronica, i vari IM, i programmi per la virtualizzazione e quant’altro. Nell’altra andrà il sistema operativo che si occuperà della sola produzione audio.

Se proprio non possiamo / vogliamo fare a meno di virtualizzare, o se vogliamo solo provare le distribuzioni, riconsiglio VirtualBox della SUN, CentOS come sistema host e uno dei sistemi precedentemente citati come guest. Ovviamente sta a voi il giudizio di quale risponda meglio alle vostre esigenze.

Per tutti i sistemi operativi già elencati la scelta del software che consiglio è sempre la stessa:

  • jackd - il demone di Jack Audio Connection Kit. Si occuperà di gestire ingressi ed uscite da e alla scheda audio e i vari collegamenti audio fra le applicazioni che supportano il driver jack;
  • qjackctl - front end grafico molto intuitivo per connettere jack come vogliamo e a ciò che vogliamo. Si occupa di configurare il bitrate, il buffer, la frequenza di campionamento e una volta avviato jack permette cambi di collegamento fra le applicazioni.
  • ardour2 - una vera e propria DAW professionale. Chi ha già familiarità con ProTools o Cubase si troverà a casa sua. Per farlo funzionare è sufficiente avviarlo, creare un nuovo progetto (all’avvio) e configurare le connessioni di jack tramite il pannello di qjackctl in modo che dall’ingresso della scheda audio il segnale passi al canale stabilito di ardour e dall’uscita di ardour il segnale venga prelevato dall’uscita della scheda audio.
  • hydrogen e hydrogen-drumkits - una drum machine professionale, programma interamente sviluppato in Italia permette l’editing di pattern anche complessi, scaricando hydrogen-drumkits è possibile scegliere dei suoni non contenuti nel pacchetto principale ma campionati a parte. Il risultato è stupefacente. Hydrogen può essere eseguito corretamente anche senza jack utilizzando i driver alsa, ma se avviato insieme a jack è possibile configurare ardour in modo che registri su tracce separate l’entrata del microfono e il “play” di hydrogen, in questo modo si può suonare in presa diretta insieme alla drum machine senza sporcare le tracce.

Fra le mie impressioni devo contestare ad UbuntuStudio di non darmi la possibilità di registrare i pattern creati con hydrogen in ardour nativamente. Purtroppo dopo il terzo pattern hydrogen crasha e perde i dati.
Fin’ora ho testato fedora solo come sistema guest in una macchina virtuale, ma mi ritengo molto soddisfatto. Il kernel non era realtime e la macchina virtuale ha appesantito parecchio il sistema host. Tutto sommato la latenza a cui suonavo era di poco superiore ai 5 millisecondi e i messaggi ext di latenza erano nell’ordine di 3/4 in un minuto e mezzo. Ho intenzione di creare una bella partizione con fedora10 e vedere come funziona in modo nativo.

Nel caso qualcuno ne sapesse più di me sono disposto a scambiare pareri ed opinioni, sono aperto a qualsiasi punto di vista.

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