2009
Nov
4

Crocefissi banditi dalle scuole europee

In questi giorni la Corte europea per i diritti dell’uomo ha stabilito che la presenza di crocefissi nelle aule scolastiche costituisce una violazione dei diritti dell’uomo, preferendo una precisa confessione religiosa alle altre.

Le dichiarazioni degli esponenti politici italiani sono state molte ed unanimi. Il ministro Gelmini dichiara che il crocefisso non è adesione al cattolicesimo, ma è simbolo della nostra tradizione e come tale va rispettato. Il segretario del PD Bersani dichiara che il crocefisso non può offendere nessuno, e ne parla anch’egli come simbolo della tradizione italiana. Dichiara inoltre che non tutte le norme europee a cui fanno riferimento i giudici della Corte di Strasburgo sono compatibili con il nostro dettato costituzionale. Ed è proprio del nostro dettato costituzionale che vorrei parlare. [Read more…]

2009
Nov
3

A scuola in Italia

Mi capita sempre più spesso di sapere di certe buffonate che capitano nel mondo dell’istruzione italiana, e questo mi rincresce non di poco, visto che vivo in Italia e sono stato istruito sempre in Italia.

La scuola in cui ho studiato è una scuola tecnica per il turismo, poco c’entra con la tecnologia, internet e in generale il target del blog. Purtroppo non conosco i corsi di informatica degli istituti ad indirizzo informatico, questo però mi ha dato modo di osservare più da vicino cosa realmente si impari negli istituti superiori italiani circa gli argomenti “computer” e “tecnologia” non indirizzati all’informatica. [Read more…]

2009
Oct
31

Happy Halloween

31 ottobre, auguri a tutte le zucche vuote che passano per di qua. Per festeggiare segnalo tanti articoli per GIMP sull’argomento “Halloween”: [Read more…]

2009
Oct
29

Ubuntu 9.10 - Nome in codice: Karmic Koala

Esce oggi la versione di ottobre del noto sistema operativo diretto figlio di Canonical. Ubuntu 9.10 - Karmic Koala.

Anche in questa versione numerosi cambiamenti verranno apportati alla distribuzione. Di seguito un elenco non completo dei principali:

1_ Gnome 2.23.91
Il gestore finestre Gnome arriva alla sua versione 2.23.91. In questa release Nautilus implementa la gestione dei tab (come in Firefox), ed aggiungerà il tasto “espelli” nella barra laterale per rimuovere le periferiche.

2_ X.org 7.4
Viene ampliata la lista di dispositivi video compatibili con il server video.

3_ Linux kernel 2.6.27
Numerose correzioni ai bug noti agli sviluppatori, supporto all’hardware più recente.

4_ Criptazione directory
E’ stato aggiunto un tool molto importante per proteggere i dati sensibili tramite un algoritmo di criptazione. Senza installare software aggiuntivo (come TrueCrypt) sarà possibile criptare le directory più sensibili con l’ausilio del menu di Nautilus.

5_ Sessione “Guest”
Consente l’utilizzo del PC per le sue funzioni principali senza l’inserimento della password amministrativa al login. Implementazione che interessa poco l’utilizzatore abituale GNU/Linux, ma che amplia la conoscenza dell’utente medio.

6_ Network manager 0.7
Aggiornamento indispensabile al tool di configurazione di rete. Di seguito le migliorie principali:

  • Tolta la richiesta password alla connessione
  • Gestione connessioni 3G (Umts e HSDPA)
  • Gestione connessioni multiple
  • Gestione connessioni PPP e PPPoE

7_ DKMS e ricompilazione automatica del kernel
Importante tool commissionato da DELL che permette la compilazione automatica del kernel sull’hardware da noi usato. Il tool è ancora ai primi passi (non è mai esisito un software che ricompilasse automaticamente il kernel), ma fa ben sperare per il futuro.

8_ Samba 3.2
Migliorato il supporto al filesystem NTFS e ai dati criptati. Correzione inoltre di numerosi bug minori.

Queste le modifiche sulla carta. Personalmente non utilizzerò Ubuntu Karmic Koala, scaricherò la iso e la proverò in una macchina virtuale solo per testarne le effettive migliorie. Presto una recensione esaustiva e “testata“.

2009
Oct
28

Gimp 2.7.x - molte migliorie

Con l’ultima versione candidata al rilascio (la 2.7.x in uscita a giorni) il team di GIMP ha implementato molte delle caratteristiche da tempo richieste dall’utenza.

Prima fra tutte l’interfaccia ad una unica finestra.
lgmsinglel.jpg
Com’è chiaro dall’immagine quì sopra è stata finalmente abolita la scomoda interfaccia a più finestre, pur conservando l’usabilità delle modifiche principali, come gli spostamenti dei tab “livelli” e “canali” per esempio, ma anche del menu “strumenti”, “font”, “gradienti” e così via.

Altra modifica sostanziale è l’implementazione dei gruppi di livelli.
livelli2.jpg
Sarà possibile rendere visibile o invisibile i livelli come singoli o come gruppi di più livelli. In questo modo se abbiamo più soggetti in un’unica immagine potremo operare singolarmente su ognuno di essi.

Fra le migliorie minori sarà poi possobile aggiungere e modificare il testo, con l’apposito strumento, senza passare per finestre e finestrelle, direttamente nell’immagine, con colore e font definiti.

Devo dire che hanno implementato molte delle richieste che da tempo giacevano nel database di gimp.org. Di questo passo ci troveremo un software senza paragoni.

2009
Oct
26

Cambio veste

Da poco il blog ha cambiato veste, non solo veste, ma anche e soprattutto il “motore” che sta dietro al blog. I vecchi articoli verranno continuamente riportati sul nuovo blog, con l’intento di pubblicare almeno un intervento (interessante dal punto di vista tecnico) al giorno.

Ci occuperemo come sempre solo di software libero, per la produzione audio, video, per la manipolazione grafica, per l’uso quotidiano o per le adozioni negli uffici. L’intento è diventare un punto di riferimento per l’utente medio che sia disposto ad usare linux per TUTTE le proprie esigenze e dimostrare che linux è un sistema operativo abbastanza maturo per essere adottato come sistema principale.

Adottare linux come sistema operativo è un grande passo per chiunque, e mi rivolgo soprattutto ad aziende, scuole ed alla pubblica amministrazione. Un’apertura verso il mondo open source risolverebbe (o almeno allevierebbe) i bilanci di molte delle nostre aziende in crisi. È il caso di pensarci.

Ad ogni modo il blog cambia veste, e verrà “programmato” e “disegnato” interamente con applicativi open source, esattamente come l’altro, ma con qualche accorgimento in più. Invito chi me lo vorrà far sapere a scrivermi direttamente o a pubblicare un commento.

2009
Oct
22

Sicurezza: Truecrypt, rSync, Prey

Oggi ci occupiamo di sicurezza informatica. Forse non lo sappiamo, ma per chi non usa particolari accorgimenti il proprio pc è a rischio. Nel caso venisse rubato, il ladro avrebbe libero accesso a tutti i dati sensibili contenuti. Per questo è importante usare qualche piccolo accorgimento. Nell’articolo ci occuperemo di:

  • sicurezza di non perdere i dati importanti,
  • sicurezza di non divulgare i dati sensibili,
  • sicurezza in caso di furto dei dati.

Per ognuno di questi punti esiste un programma adatto, anzi.. esise un programma apposta. Of course open-source.

TrueCrypt:

TrueCrypt è un programma molto importante per la (come dice il nome) criptazione “on the fly” di interi dischi rigidi partizioni o semplici file. Con TrueCrypt è possibile criptare una chiavetta usb, un disco slave o addirittura l’intero sistema operativo sul disco master, impostando una password da inserire al boot del computer. E’ soprattutto noto per la sua semplicità di utilizzo nella criptazione di file o cartelle. Può maneggiare file di grosse dimensioni senza problemi e tramite i suoi algoritmi di criptatura (basati anche sul movimento random del mouse) rende molto difficile decriptare il “criptato”. E’ disponibile per Linux nativamente, ma anche per Microsoft e OS X.

Un programma per la criptazione dei dati è soprattutto usato per quanto riguarda i dati sensibili, vale a dire le informazioni personali come l’appartenenza politica o religiosa, l’orientamento sessuale, la residenza, informazioni circa la nascita e tutto ciò che concerne la sfera privata della persona. Chiaramente può essere utilizzato anche per dati di minore rilevanza (o maggiore a seconda dei casi).

rsync:

Rsync è un programma per la sincronizzazione di file o cartelle. Come TrueCrypt è multipiattaforma, offre supporto nativo su Linux, ma può essere installato anche su Microsoft e OS X. Rsync si candida per la creazione di copie di backup o di sincronizzare una data posizione. Per la sincronizzazione occupa il minimo della banda disponibile, trovando automaticamente le differenze tra i vecchi e i nuovi dati e sostituendo solo quelli con differenze. E’ anche possibile configurarlo in modo che i vecchi dati non vengano cancellati, ma venga fatto solo un backup per non sovrascrivere un lavoro potenzialmente importante. Rsync è in grado di copiare o spostare i dati sia che si trovino sulla lan, sia che si trovino in internet. E’ possibile configurarlo per sincronizzare due computer geograficamente molto distanti fra loro. Rsync si occupa solo dello spostamento o della copiatura dei file, pertanto lavora con qualsiasi estensione e non ha limiti in termini di dimensioni dei file e di quantità se non quelli fisici imposti dalla banda. Rsync non è sviluppato per essere usato con un’interfaccia grafica. Per usare rsync in ambito desktop è sempre possibile installare Grsync , una comoda gui che si occupa di interfacciare l’utente con il terminale.

Un programma per la sincronizzazione viene soprattutto usato quando si vuole la certezza di mantenere i vecchi dati al sicuro, la creazione di una copia di backup è fondamentale per i dati importanti. I dati se mantenuti in una sola copia potrebbero andare persi senza possibilità di recupero.

Prey:

Prey è un programma sviluppato per il rintracciamento di computer rubati. Se installato, Prey permette di recuperare il proprio pc rubato tramite tracciamento ip quando il computer è collegato ad internet. Fra le caratteristiche che fanno di Prey uno dei migliori software con questo obiettivo ricordiamo sicuramente il fatto che sia opensource. Adeona è un altro software con queste caratteristiche, sembrava anche molto promettente, ma da qualche tempo non è più disponibile se non per il testing dato che si basava sul backend OpenDHT di PlanetLab ora non più disponibile. Anche Prey è multipiattaforma, sviluppato nativamente per Linux ma funziona anche su Microsoft e OS X. A differenza di Adeona, Prey è totalmente indipendente da servizi esterni al pc, e allorché si tratta di programma opensource nessuno se non l’utente può avere il controllo della macchina.

Un programma per il tracciamento viene usato soprattutto sui laptop, è più facile rubare un portatile rispetto ad un pc fisso. Ad ogni modo l’installazione è possibile su qualsiasi tipo di computer, ad esempio i gestori degli internet point potrebbero essere preoccupati per le apparecchiature del negozio.

2009
Oct
21

Linux audio? Semplice.

Da non moltissimo mi sto addentrando nel mondo dell’audio editing.. con linux.

Inizialmente ho trovato non pochi scogli da affrontare, ma pare che il risultato sia perseguibile in modo più semplice rispetto al previsto.

Lo scopo di questo articolo non è spiegare ad un tecnico come settare uno studio professionale con linux, ma è dimostrare come sia semplice, anche con l’ausilio del nostro pc, registrare e registrarsi a livello amatoriale. Che poi sia possibile registrare e registrarsi anche a livello professionale è ugualmente vero, ma non è lo scopo di questo articolo.

Per prima cosa l’attrezzatura dipende dallo scopo che perseguiamo. Chiaramente più un pc è recente e maggiori sono le possibilità di ottenere un buon lavoro. Per una buona riuscita della registrazione suggerisco un amd64 o x86_64 con almeno 2 GB di ram (meglio 4 GB).

Chiarito cosa ci occorre a livello hardware ci serve una linux box. Non è necessario avere una distribuzione dedicata all’audio anche se in certi casi (soprattutto per i principianti) certi automatismi possono semplificare la vita, ma a discapito delle prestazioni del pc. Per i principianti indico UbuntuStudio e 64studio (entrambe basate su debian). Per gli utenti un po più esperti suggerisco Fedora. Ho provato anche CentOS (che è molto veloce) ma pare che usi un kernel che non supporti le patch più recenti. Ad ogni modo anche CentOS può aiutare.

Ricordo che per questo genere di scopi la macchina è soggetta ad un enorme “stress“. Meno cose deve fare meglio è. Quando il computer è attivo è meglio non avviare firefox, la posta elettronica, gli Instant Messanging, le utility e gli aggiornamenti di sistema, disinstallarli potrebbe essere una buona scelta. Avere il controllo del pc è la prima cosa e se il pc deve fare qualcosa è meglio che sia legato al lavoro di registrazione, altrimenti si potrebbe compromettere il progetto. Proprio per questo motivo sconsiglio la virtualizzazione per via delle risorse che è in grado di “mangiarsi” (anche se è possibile ottenere dei discreti risultati virtualizzando), ripiegherei, piuttosto, sul partizionare il disco. In una partizione mettiamo il sistema operativo che comprenderà il browser, il gestore della posta elettronica, i vari IM, i programmi per la virtualizzazione e quant’altro. Nell’altra andrà il sistema operativo che si occuperà della sola produzione audio.

Se proprio non possiamo / vogliamo fare a meno di virtualizzare, o se vogliamo solo provare le distribuzioni, riconsiglio VirtualBox della SUN, CentOS come sistema host e uno dei sistemi precedentemente citati come guest. Ovviamente sta a voi il giudizio di quale risponda meglio alle vostre esigenze.

Per tutti i sistemi operativi già elencati la scelta del software che consiglio è sempre la stessa:

  • jackd - il demone di Jack Audio Connection Kit. Si occuperà di gestire ingressi ed uscite da e alla scheda audio e i vari collegamenti audio fra le applicazioni che supportano il driver jack;
  • qjackctl - front end grafico molto intuitivo per connettere jack come vogliamo e a ciò che vogliamo. Si occupa di configurare il bitrate, il buffer, la frequenza di campionamento e una volta avviato jack permette cambi di collegamento fra le applicazioni.
  • ardour2 - una vera e propria DAW professionale. Chi ha già familiarità con ProTools o Cubase si troverà a casa sua. Per farlo funzionare è sufficiente avviarlo, creare un nuovo progetto (all’avvio) e configurare le connessioni di jack tramite il pannello di qjackctl in modo che dall’ingresso della scheda audio il segnale passi al canale stabilito di ardour e dall’uscita di ardour il segnale venga prelevato dall’uscita della scheda audio.
  • hydrogen e hydrogen-drumkits - una drum machine professionale, programma interamente sviluppato in Italia permette l’editing di pattern anche complessi, scaricando hydrogen-drumkits è possibile scegliere dei suoni non contenuti nel pacchetto principale ma campionati a parte. Il risultato è stupefacente. Hydrogen può essere eseguito corretamente anche senza jack utilizzando i driver alsa, ma se avviato insieme a jack è possibile configurare ardour in modo che registri su tracce separate l’entrata del microfono e il “play” di hydrogen, in questo modo si può suonare in presa diretta insieme alla drum machine senza sporcare le tracce.

Fra le mie impressioni devo contestare ad UbuntuStudio di non darmi la possibilità di registrare i pattern creati con hydrogen in ardour nativamente. Purtroppo dopo il terzo pattern hydrogen crasha e perde i dati.
Fin’ora ho testato fedora solo come sistema guest in una macchina virtuale, ma mi ritengo molto soddisfatto. Il kernel non era realtime e la macchina virtuale ha appesantito parecchio il sistema host. Tutto sommato la latenza a cui suonavo era di poco superiore ai 5 millisecondi e i messaggi ext di latenza erano nell’ordine di 3/4 in un minuto e mezzo. Ho intenzione di creare una bella partizione con fedora10 e vedere come funziona in modo nativo.

Nel caso qualcuno ne sapesse più di me sono disposto a scambiare pareri ed opinioni, sono aperto a qualsiasi punto di vista.

2009
Oct
19

Software e licenze

La differenza più importante fra software open source e software closed source (a differenza di molti che direbbero “il prezzo”) è il principio. Chi sviluppa software closed source lo fa legittimamente per il proprio guadagno. Il software closed source funziona a grandi linee così:

Closed source:

  • Io sviluppo il programma
  • tu acquisti la licenza d’uso che te ne permette appunto l’uso
  • tu puoi usare il MIO programma, ma solo per l’uso che ti impongo

Per quanto riguarda il software open source le cose sono molto differenti, non solo per il prezzo, ma anche e soprattutto per la filosofia. L’open source funziona grosso modo così:

Open source:

  • Io inizio a sviluppare il mio programma
  • chiunque abbia le capacità tecniche necessarie allo sviluppo è libero di darmi una mano contribuendo allo sviluppo da me iniziato
  • chiunque abbia bisogno di un programma che risponda alle funzioni espletate da quello che ho iniziato è libero di farne uso scaricandolo o comprando supporti magnetici sostenendo il solo costo del supporto o dell’eventuale stampa
  • chiunque usi il programma da me iniziato è libero di farne l’uso che preferisce, perché il programma non è solo mio, ma è il frutto di una conoscenza condivisa

In poche parole “open source” è sinonimo di “condivisione della conoscenza“, conoscenza globale, chiunque sia in grado di apportare un contributo è libero di farlo. Il prezzo del programma non esiste, io metto a disposizione le mie conoscenze tecniche gratuitamente. Il mio introito è l’assistenza tecnica o le donazioni da parte della comunità. Qualche esempio.

Fedora è un sistema operativo sviluppato da “Red Hat” basato su linux. Red Hat intraprende la strada dell’open source facendo assistenza tecnica alle aziende che desiderano usare il loro sistema operativo. Fedora è gratuito, l’assistenza specializzata Red Hat no. L’esistenza di Red Hat è legata principalmente ai contratti di assistenza stipulati con le aziende, i contributi personali dei singoli utenti hanno un’incisione molto bassa.

Ardour, al contrario, è un software open source per la produzione musicale. E’ sviluppato per essere compatibile con Linux e Mac, non esiste una versione Windows. Non è finanziato da nessuna grande azienda che potrebbe avere dei vantaggi, gli sviluppatori continuano a lavorare al progetto grazie alle donazioni spontanee degli utenti. Sul sito ufficiale è possibile avere un’idea della quota minima mensile a cui puntano gli sviluppatori (lo stipendio) e l’attuale ammontare delle donazioni.

La cosa positiva è che una volta che una software release è rilasciato con un certo tipo di licenza, non può essere rilasciato con altre. Se la versione 2.0 di Ardour è rilasciata sotto i termini della GPL (open source), nulla vieta agli sviluppatori di rilasciare la 3.0 sotto i termini della EULA (closed source), ma la 2.0 rimarrà sempre open.

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