2009
Oct
31

Happy Halloween

31 ottobre, auguri a tutte le zucche vuote che passano per di qua. Per festeggiare segnalo tanti articoli per GIMP sull’argomento “Halloween”: [Read more…]

2009
Oct
30

Menu laterale con liste e CSS

Per una maggiore visibilità sui motori di ricerca è necessario ottimizzare il contenuto della pagina e indirizzarlo ad un target specifico, ma anche il codice stesso della pagina. Le guide SEO più importanti (soprattutto quelle redatte da Google stessa) indicano le liste HTML come metodo più facile per creare i menu. In effetti sia gli <ol> che gli <ul> rispettano una certa gerarchia, e questo al motore di ricerca facilita di molto l’indicizzazione.

In questo articolo usiamo un piccolo accorgimento per gli stili nei menu verticali formati da liste. Chiaramente con i CSS. [Read more…]

2009
Oct
29

Ubuntu 9.10 - Nome in codice: Karmic Koala

Esce oggi la versione di ottobre del noto sistema operativo diretto figlio di Canonical. Ubuntu 9.10 - Karmic Koala.

Anche in questa versione numerosi cambiamenti verranno apportati alla distribuzione. Di seguito un elenco non completo dei principali:

1_ Gnome 2.23.91
Il gestore finestre Gnome arriva alla sua versione 2.23.91. In questa release Nautilus implementa la gestione dei tab (come in Firefox), ed aggiungerà il tasto “espelli” nella barra laterale per rimuovere le periferiche.

2_ X.org 7.4
Viene ampliata la lista di dispositivi video compatibili con il server video.

3_ Linux kernel 2.6.27
Numerose correzioni ai bug noti agli sviluppatori, supporto all’hardware più recente.

4_ Criptazione directory
E’ stato aggiunto un tool molto importante per proteggere i dati sensibili tramite un algoritmo di criptazione. Senza installare software aggiuntivo (come TrueCrypt) sarà possibile criptare le directory più sensibili con l’ausilio del menu di Nautilus.

5_ Sessione “Guest”
Consente l’utilizzo del PC per le sue funzioni principali senza l’inserimento della password amministrativa al login. Implementazione che interessa poco l’utilizzatore abituale GNU/Linux, ma che amplia la conoscenza dell’utente medio.

6_ Network manager 0.7
Aggiornamento indispensabile al tool di configurazione di rete. Di seguito le migliorie principali:

  • Tolta la richiesta password alla connessione
  • Gestione connessioni 3G (Umts e HSDPA)
  • Gestione connessioni multiple
  • Gestione connessioni PPP e PPPoE

7_ DKMS e ricompilazione automatica del kernel
Importante tool commissionato da DELL che permette la compilazione automatica del kernel sull’hardware da noi usato. Il tool è ancora ai primi passi (non è mai esisito un software che ricompilasse automaticamente il kernel), ma fa ben sperare per il futuro.

8_ Samba 3.2
Migliorato il supporto al filesystem NTFS e ai dati criptati. Correzione inoltre di numerosi bug minori.

Queste le modifiche sulla carta. Personalmente non utilizzerò Ubuntu Karmic Koala, scaricherò la iso e la proverò in una macchina virtuale solo per testarne le effettive migliorie. Presto una recensione esaustiva e “testata“.

2009
Oct
28

Gimp 2.7.x - molte migliorie

Con l’ultima versione candidata al rilascio (la 2.7.x in uscita a giorni) il team di GIMP ha implementato molte delle caratteristiche da tempo richieste dall’utenza.

Prima fra tutte l’interfaccia ad una unica finestra.
lgmsinglel.jpg
Com’è chiaro dall’immagine quì sopra è stata finalmente abolita la scomoda interfaccia a più finestre, pur conservando l’usabilità delle modifiche principali, come gli spostamenti dei tab “livelli” e “canali” per esempio, ma anche del menu “strumenti”, “font”, “gradienti” e così via.

Altra modifica sostanziale è l’implementazione dei gruppi di livelli.
livelli2.jpg
Sarà possibile rendere visibile o invisibile i livelli come singoli o come gruppi di più livelli. In questo modo se abbiamo più soggetti in un’unica immagine potremo operare singolarmente su ognuno di essi.

Fra le migliorie minori sarà poi possobile aggiungere e modificare il testo, con l’apposito strumento, senza passare per finestre e finestrelle, direttamente nell’immagine, con colore e font definiti.

Devo dire che hanno implementato molte delle richieste che da tempo giacevano nel database di gimp.org. Di questo passo ci troveremo un software senza paragoni.

2009
Oct
26

Cambio veste

Da poco il blog ha cambiato veste, non solo veste, ma anche e soprattutto il “motore” che sta dietro al blog. I vecchi articoli verranno continuamente riportati sul nuovo blog, con l’intento di pubblicare almeno un intervento (interessante dal punto di vista tecnico) al giorno.

Ci occuperemo come sempre solo di software libero, per la produzione audio, video, per la manipolazione grafica, per l’uso quotidiano o per le adozioni negli uffici. L’intento è diventare un punto di riferimento per l’utente medio che sia disposto ad usare linux per TUTTE le proprie esigenze e dimostrare che linux è un sistema operativo abbastanza maturo per essere adottato come sistema principale.

Adottare linux come sistema operativo è un grande passo per chiunque, e mi rivolgo soprattutto ad aziende, scuole ed alla pubblica amministrazione. Un’apertura verso il mondo open source risolverebbe (o almeno allevierebbe) i bilanci di molte delle nostre aziende in crisi. È il caso di pensarci.

Ad ogni modo il blog cambia veste, e verrà “programmato” e “disegnato” interamente con applicativi open source, esattamente come l’altro, ma con qualche accorgimento in più. Invito chi me lo vorrà far sapere a scrivermi direttamente o a pubblicare un commento.

2009
Oct
25

Hydrogen - drum machine

Come dice il titolo Hydrogen è una delle drum machine per linux. Oserei dire che sia LA drum machine per linux, per quanto le altre drum machine (mi viene in mente solo orDrumbox) scarseggiano in qualità.

L’ultima versione di Hydrogen porta con se notevoli miglioramenti, a cominciare dall’interfaccia grafica molto intuitiva sviluppata in Qt. Il pannello con i pulsanti di controllo è stato spostato nella parte superiore, il rack strumenti è posizionato bene in vista sulla destra. Sulla sinistra nel basso, invece c’è l’editor di pattern, mentre nella parte superiore l’editor della canzone. Ogni spazio dello schermo è stato ottimizzato a dovere. Inoltre in questa release candidate (9.0.4 uscita il 15 aprile) è stato integrato un downloader per i pattern, con la possibilità di cambiare l’url di destinazione con un repository (debitamente predisposto) a scelta. Di default scarica i pattern dal sito ufficiale (http://www.hydrogen-music.org/) con un’ampia scelta di suoni per le qualsiasi (o quasi) base.

Chiaramente come le altre versioni, anche la 9.0.4 integra il supporto nativo a Jack Audio Connection Kit (ed ai solidi driver ALSA), esporta le sessioni (è possibile anche registrarle “live” su ardour connettendolo a Jack) in formato .WAV, .AU ed .AIFF (e anche MIDI), supporta i pattern in formato FLAC, ed è possibile aggiungere potenzialmente infiniti pattern. Queste sono solo alcune delle caratteristiche che fanno di Hydrogen la vera drum machine open source per l’utente linux.

Fra le caratteristiche che vorrei integrate permettere l’uscita dei singoli suoni (pad) su più di due canali ed una maggiore scelta di pattern. Sarebbe utile creare una piattaforma in cui sono gli utenti a mandare i propri drumkit. Se fossero tutti in un unico repository (o in diversi repository in mirroring), sarebbe un importante un punto di riferimento per avere i suoni migliori senza doverli cercare a lungo.

2009
Oct
23

“Prey” for your laptop!

Nel post precedente abbiamo già parlato di quanto sia importante mantenere un certo margine di sicurezza sul proprio pc, soprattutto se all’interno ci sono dati sensibili o informazioni personali che non vogliamo divulgare.

Come già detto Prey è il programma migliore che sono stato in grado di trovare fra i programmi per il tracciamento di pc rubati. E’ un software open source, rilasciato sotto licenza GNU Public Licenze v3.0 e sviluppato nativamente per Linux, ma supportato anche da Microsoft e Mac OS X. Prey ci aiuta a ritrovare il nostro pc rubato inviando delle email al nostro indirizzo contenenti una vera “fotografia” dello stato del pc. Prey ci invia informazioni circa:

  • l’uptime,
  • gli IP pubblico e privato,
  • la “route” dei pacchetti,
  • il gateway,
  • eventuali reti wifi (chiaramente se il protocollo wifi è installato e se il pc dispone dell’antenna wifi Wink),
  • i file modificati negli ultimi 60 minuti,
  • i programmi in esecuzione,
  • le connessioni aperte,
  • uno screenshot del desktop,
  • una foto dalla webcam se disponibile.

Prey lavora in background, chiaramente il ladro non avrà l’impressione di essere “spiato“. Statisticamente poi il ladro “medio” non è molto esperto di computer, più che altro lo accenderà e farà un giro nella sua webmail. Difficilmente farà una scansione dei programmi in esecuzione, più difficilmente riuscirà a scoprire a cosa serva Prey. Viceversa se si tratta di un utente mediamente esperto che riformatterà il computer appena rubato non avremo modo di recuperarlo, ma come detto statisticamente accade di rado.

Come gran parte del parco software open source, Prey non offre alcuna garanzia di rintracciamento effettivo del computer. Anche OpenOffice.org, ad esempio, non offre alcuna garanzia sul programma, ma funziona ugualmente molto bene ed il numero degli utenti è in continua espanzione. Possiamo affermare che la garanzia sul software vale relativamente poco. I programmi sui quali si appoggia quali ad esempio “traceroute” e “iwconfig” sono fidate utility di sistema installabili indipendentemente da Prey ed indipendenti dallo stesso.

Download, installazione e consigli utili:

Per installare Prey è necessario avere un poco di dimestichezza con il terminale.

  • Per prima cosa ci connettiamo al sito ufficiale e scarichiamo il pacchetto,
  • Scompattare il pacchetto in una directory qualsiasi:
           $ unzip prey-0.2-linux.zip
           $ cd prey*
  • Rendiamo eseguibile il programma “install.sh” e iniziamo l’installazione:
           $ chmod +x install.sh
           $ ./install.sh

Il programma ci farà delle domande su dove vogliamo che il programma vada ad installarsi, a quale intervallo di tempo dovrà avviarsi, la lingua da utilizzare per l’installazione e così via.

Una cosa da non trascurare è la domanda circa l’URL. Il funzionamento di Prey è semplice e lo spiegherò in pochi brevi passaggi:

  • Ad intervalli regolari dopo l’installazione Prey si avvia tramite una entry sul crontab,
  • ad ogni avvio Prey controlla una URL da noi passata in fase di installazione.
  • Se la URL esiste Prey non manda nessun rapporto sulla nostra mail
  • Se la URL non esiste Prey invia i rapporti sulla nostra mail.

    (l’invio del rapporto consiste nel dettaglio delle funzioni descritto all’inizio dell’articolo)

  • composizione della mail
  • invio

Possiamo anche decidere di non specificare nessuna URL in fase di installazione. In questo caso Prey invierà il suo rapporto ad ogni check. Comunicare a Prey la URL significa evitare di intasare la propria mail ad ogni accensione del computer per tutto il tempo che rimane connesso.

2009
Oct
23

Ram virtuale

Il nostro computer va a rilento? E’ brutto ed obsoleto? Abbiamo finito i banchi di ram disponbili? Tramite un piccolo accorgimento possiamo aggiungere un banco (virtuale) di ram della dimensione che ci pare. Chiaramente solo linux ci permette questi virtuosismi.

mount -t tmpfs tmpfs /mnt -o size=1024m

E al riavvio torna tutto come prima. Semplice, no?

2009
Oct
22

Sicurezza: Truecrypt, rSync, Prey

Oggi ci occupiamo di sicurezza informatica. Forse non lo sappiamo, ma per chi non usa particolari accorgimenti il proprio pc è a rischio. Nel caso venisse rubato, il ladro avrebbe libero accesso a tutti i dati sensibili contenuti. Per questo è importante usare qualche piccolo accorgimento. Nell’articolo ci occuperemo di:

  • sicurezza di non perdere i dati importanti,
  • sicurezza di non divulgare i dati sensibili,
  • sicurezza in caso di furto dei dati.

Per ognuno di questi punti esiste un programma adatto, anzi.. esise un programma apposta. Of course open-source.

TrueCrypt:

TrueCrypt è un programma molto importante per la (come dice il nome) criptazione “on the fly” di interi dischi rigidi partizioni o semplici file. Con TrueCrypt è possibile criptare una chiavetta usb, un disco slave o addirittura l’intero sistema operativo sul disco master, impostando una password da inserire al boot del computer. E’ soprattutto noto per la sua semplicità di utilizzo nella criptazione di file o cartelle. Può maneggiare file di grosse dimensioni senza problemi e tramite i suoi algoritmi di criptatura (basati anche sul movimento random del mouse) rende molto difficile decriptare il “criptato”. E’ disponibile per Linux nativamente, ma anche per Microsoft e OS X.

Un programma per la criptazione dei dati è soprattutto usato per quanto riguarda i dati sensibili, vale a dire le informazioni personali come l’appartenenza politica o religiosa, l’orientamento sessuale, la residenza, informazioni circa la nascita e tutto ciò che concerne la sfera privata della persona. Chiaramente può essere utilizzato anche per dati di minore rilevanza (o maggiore a seconda dei casi).

rsync:

Rsync è un programma per la sincronizzazione di file o cartelle. Come TrueCrypt è multipiattaforma, offre supporto nativo su Linux, ma può essere installato anche su Microsoft e OS X. Rsync si candida per la creazione di copie di backup o di sincronizzare una data posizione. Per la sincronizzazione occupa il minimo della banda disponibile, trovando automaticamente le differenze tra i vecchi e i nuovi dati e sostituendo solo quelli con differenze. E’ anche possibile configurarlo in modo che i vecchi dati non vengano cancellati, ma venga fatto solo un backup per non sovrascrivere un lavoro potenzialmente importante. Rsync è in grado di copiare o spostare i dati sia che si trovino sulla lan, sia che si trovino in internet. E’ possibile configurarlo per sincronizzare due computer geograficamente molto distanti fra loro. Rsync si occupa solo dello spostamento o della copiatura dei file, pertanto lavora con qualsiasi estensione e non ha limiti in termini di dimensioni dei file e di quantità se non quelli fisici imposti dalla banda. Rsync non è sviluppato per essere usato con un’interfaccia grafica. Per usare rsync in ambito desktop è sempre possibile installare Grsync , una comoda gui che si occupa di interfacciare l’utente con il terminale.

Un programma per la sincronizzazione viene soprattutto usato quando si vuole la certezza di mantenere i vecchi dati al sicuro, la creazione di una copia di backup è fondamentale per i dati importanti. I dati se mantenuti in una sola copia potrebbero andare persi senza possibilità di recupero.

Prey:

Prey è un programma sviluppato per il rintracciamento di computer rubati. Se installato, Prey permette di recuperare il proprio pc rubato tramite tracciamento ip quando il computer è collegato ad internet. Fra le caratteristiche che fanno di Prey uno dei migliori software con questo obiettivo ricordiamo sicuramente il fatto che sia opensource. Adeona è un altro software con queste caratteristiche, sembrava anche molto promettente, ma da qualche tempo non è più disponibile se non per il testing dato che si basava sul backend OpenDHT di PlanetLab ora non più disponibile. Anche Prey è multipiattaforma, sviluppato nativamente per Linux ma funziona anche su Microsoft e OS X. A differenza di Adeona, Prey è totalmente indipendente da servizi esterni al pc, e allorché si tratta di programma opensource nessuno se non l’utente può avere il controllo della macchina.

Un programma per il tracciamento viene usato soprattutto sui laptop, è più facile rubare un portatile rispetto ad un pc fisso. Ad ogni modo l’installazione è possibile su qualsiasi tipo di computer, ad esempio i gestori degli internet point potrebbero essere preoccupati per le apparecchiature del negozio.

2009
Oct
21

Linux audio? Semplice.

Da non moltissimo mi sto addentrando nel mondo dell’audio editing.. con linux.

Inizialmente ho trovato non pochi scogli da affrontare, ma pare che il risultato sia perseguibile in modo più semplice rispetto al previsto.

Lo scopo di questo articolo non è spiegare ad un tecnico come settare uno studio professionale con linux, ma è dimostrare come sia semplice, anche con l’ausilio del nostro pc, registrare e registrarsi a livello amatoriale. Che poi sia possibile registrare e registrarsi anche a livello professionale è ugualmente vero, ma non è lo scopo di questo articolo.

Per prima cosa l’attrezzatura dipende dallo scopo che perseguiamo. Chiaramente più un pc è recente e maggiori sono le possibilità di ottenere un buon lavoro. Per una buona riuscita della registrazione suggerisco un amd64 o x86_64 con almeno 2 GB di ram (meglio 4 GB).

Chiarito cosa ci occorre a livello hardware ci serve una linux box. Non è necessario avere una distribuzione dedicata all’audio anche se in certi casi (soprattutto per i principianti) certi automatismi possono semplificare la vita, ma a discapito delle prestazioni del pc. Per i principianti indico UbuntuStudio e 64studio (entrambe basate su debian). Per gli utenti un po più esperti suggerisco Fedora. Ho provato anche CentOS (che è molto veloce) ma pare che usi un kernel che non supporti le patch più recenti. Ad ogni modo anche CentOS può aiutare.

Ricordo che per questo genere di scopi la macchina è soggetta ad un enorme “stress“. Meno cose deve fare meglio è. Quando il computer è attivo è meglio non avviare firefox, la posta elettronica, gli Instant Messanging, le utility e gli aggiornamenti di sistema, disinstallarli potrebbe essere una buona scelta. Avere il controllo del pc è la prima cosa e se il pc deve fare qualcosa è meglio che sia legato al lavoro di registrazione, altrimenti si potrebbe compromettere il progetto. Proprio per questo motivo sconsiglio la virtualizzazione per via delle risorse che è in grado di “mangiarsi” (anche se è possibile ottenere dei discreti risultati virtualizzando), ripiegherei, piuttosto, sul partizionare il disco. In una partizione mettiamo il sistema operativo che comprenderà il browser, il gestore della posta elettronica, i vari IM, i programmi per la virtualizzazione e quant’altro. Nell’altra andrà il sistema operativo che si occuperà della sola produzione audio.

Se proprio non possiamo / vogliamo fare a meno di virtualizzare, o se vogliamo solo provare le distribuzioni, riconsiglio VirtualBox della SUN, CentOS come sistema host e uno dei sistemi precedentemente citati come guest. Ovviamente sta a voi il giudizio di quale risponda meglio alle vostre esigenze.

Per tutti i sistemi operativi già elencati la scelta del software che consiglio è sempre la stessa:

  • jackd - il demone di Jack Audio Connection Kit. Si occuperà di gestire ingressi ed uscite da e alla scheda audio e i vari collegamenti audio fra le applicazioni che supportano il driver jack;
  • qjackctl - front end grafico molto intuitivo per connettere jack come vogliamo e a ciò che vogliamo. Si occupa di configurare il bitrate, il buffer, la frequenza di campionamento e una volta avviato jack permette cambi di collegamento fra le applicazioni.
  • ardour2 - una vera e propria DAW professionale. Chi ha già familiarità con ProTools o Cubase si troverà a casa sua. Per farlo funzionare è sufficiente avviarlo, creare un nuovo progetto (all’avvio) e configurare le connessioni di jack tramite il pannello di qjackctl in modo che dall’ingresso della scheda audio il segnale passi al canale stabilito di ardour e dall’uscita di ardour il segnale venga prelevato dall’uscita della scheda audio.
  • hydrogen e hydrogen-drumkits - una drum machine professionale, programma interamente sviluppato in Italia permette l’editing di pattern anche complessi, scaricando hydrogen-drumkits è possibile scegliere dei suoni non contenuti nel pacchetto principale ma campionati a parte. Il risultato è stupefacente. Hydrogen può essere eseguito corretamente anche senza jack utilizzando i driver alsa, ma se avviato insieme a jack è possibile configurare ardour in modo che registri su tracce separate l’entrata del microfono e il “play” di hydrogen, in questo modo si può suonare in presa diretta insieme alla drum machine senza sporcare le tracce.

Fra le mie impressioni devo contestare ad UbuntuStudio di non darmi la possibilità di registrare i pattern creati con hydrogen in ardour nativamente. Purtroppo dopo il terzo pattern hydrogen crasha e perde i dati.
Fin’ora ho testato fedora solo come sistema guest in una macchina virtuale, ma mi ritengo molto soddisfatto. Il kernel non era realtime e la macchina virtuale ha appesantito parecchio il sistema host. Tutto sommato la latenza a cui suonavo era di poco superiore ai 5 millisecondi e i messaggi ext di latenza erano nell’ordine di 3/4 in un minuto e mezzo. Ho intenzione di creare una bella partizione con fedora10 e vedere come funziona in modo nativo.

Nel caso qualcuno ne sapesse più di me sono disposto a scambiare pareri ed opinioni, sono aperto a qualsiasi punto di vista.

Admin